1Apr

Perchè bisogna andare dal dentista o meglio perchè conviene andare dal dentista

Per rispondere a questa domanda bisognerebbe innanzitutto considerare quali siano le principali funzioni svolte dall’apparato stomatognatico (cioe’ tutto l’insieme che si trova all’interno della bocca quindi denti, lingua, ghiandole ecc…)

  • Funzione masticatoria
  • Funzione fonatoria
  • Funzione estetica e della vita di relazione

Appare ovvio che qualsiasi patologia a carico di questo apparato può compromettere in maniera più o meno significativa tali funzioni.
L’esempio più ovvio da considerare è quello relativo alla perdita di elementi dentari.
E’ stato dimostrato come la presenza di meno di ventuno denti possa alterare in maniera significativa , di fronte ad un diminuito apporto alimentare, il rapporto di massa corporea (BMI). In questi soggetti, insieme alle variazioni quantitative, sono altrettanto importanti le alterazioni qualitative dei cibi assunti. Difatti, chi soffre di edentulismo è poco propenso ad assumere cibi ricchi di fibra quali frutta e verdura. Questa variazione della dieta protratta per molto tempo potrebbe causare una mancanza di vitamine soprattutto di quelle di tipo idrosolubile (vitamine del gruppo B e C ) e concorrere ad instaurare nei casi più gravi patologie quali la pellagra, il beri-beri e lo scorbuto.
La maggiore parte di questi soggetti affetti da edentulismo è ovviamente di età avanzata, denutrizione ed avitaminosi si inserisce pertanto in un quadro clinico spesso già compromesso, peggiorando conseguentemente la situazione.
Importanti relazioni intervengono poi nei pazienti affetti da diabete nel quale il controllo dell’alimentazione riveste notoriamente un ruolo di primaria importanza nel controllo della malattia.
Chiaramente anche quadri di mal occlusione, da soli, oppure in concomitanza ad una contemporanea mancanza di denti, possono condurre alle medesime conseguenze (alterazioni di BMI ed avitaminosi). Non bisogna dimenticarsi poi che le patologie a carico dell’apparato odontostomatognatico inducono inoltre ad alterazioni della fonetica, compromissione della estetica ed in molti casi ad alitosi; tutti aspetti che concorrono a compromettere la qualità di vita dei soggetti affetti.
Non sono rari i casi , in soggetti già ovviamente predisposti, in cui questi fattori contribuiscono ad instaurare forme depressive anche gravi (esempio eclatante quello di Ludwig di Baviera).

Comunque le considerazioni che finora ho esposto sono conosciute da tutti; ciò che invece è molto meno noto è le stretta correlazione esistente fra la salute orale e quelle del nostro organismo in generale e come le patologie a suo carico possano aumentare il rischio di contrarre determinate malattie.
Non bisogna dimenticare difatti che nella bocca esistono fra i 30 ed i 100 miliardi di batteri appartenenti ad almeno 700 specie diverse senza contare altri microrganismi quali lieviti, spirochete e virus.
Non siamo nati con questi batteri.
Dove viviamo, come viviamo, dove viaggiamo, ma soprattutto cosa mangiamo; bene questi sono tutti fattori che vanno ad interagire con la flora batterica del nostro cavo orale.
Noi forniamo sostanze nutritive a questi microrganismi che trovano nell’ambiente caldo e umido della nostra bocca il loro habitat ideale. L’azione di questa ricca flora batterica può essere indifferente verso di noi , in qualche caso addirittura positiva. Esistono però almeno però due patologie che hanno come causa principale questi microrganismi:

1) La carie
I batteri cariogeni ( principalmente lo streptococco mutans) utilizzano il glucosio prodottodai detriti alimentari per produrre come rifiuto della digestione l’acido lattico che scioglie laparte dura e mineralizzata del dente. Le conseguenze prodotte da questa malattia sono bene note ad ognuno di noi: distruzione della parte minerale del dente fino all’interessamento della polpa dentaria con relativo stato infiammatorio ( la pulpite, ossia, il tipico mal di denti), fino a giungere nello stadio finale alla necrosi del tessuto pulpare stesso con formazione di una infezione granulomatosica cronica a livello dell’apice dentario.

2) La malattia paarodontale (MP)
La MP interessa i tessuti di supporto del dente. L’invasione batterica intorno ai denti distrugge, mediante delle tossine prodotti dai batteri stessi, la parete ossea intorno ai denti scatenando da parte del nostro organismo una reazione infiammatoria tesa a combattere questo attacco batterico. L’aumento del flusso sanguigno a livello gengivale, uno dei sintomi più tipici della MP, ha appunto tale scopo: aumentare in questo luogo la risposta della difesa immunitaria.
Gli altri sintomi caratteristici della MP sono l’aumento della sensibilità dentaria, la masticazione dolorosa e l’alitosi. Se non trattata in maniera adeguata la MP distrugge i tessuti di supporto dentale determinando la perdita dell’elemento dentario stesso. Gli studi epidemiologici evidenziano come la MP abbia attualmente sopravanzato la malattia cariosa quale prima causa della perdita di elementi dentari.

GLI EFFETTI DELLA MP NON SONO PERÒ SOLO LOCALIZZATI A LIVELLO LOCALE!!!!!
Con la MP infatti si determina anche una ferita aperta tramite la quale si fornisce una porta d’ingresso ai batteri presenti nella bocca ed alle loro tossine nel nostro organismo.

Quali sono le conseguenze che la MP può determinare a livello generale?

MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Molti studi ormai indicano come la MP sia uno dei fattori di rischio più importanti per la formazione delle malattie cardiovascolari. Si è ormai pressoché concordi nello stabilire che si soffre di MP abbia il DOPPIO di possibilità di morire per infarto ed il TRIPLO di possibilità di morire di ictus rispetto a chi non ne è affetto.
L’ingresso della placca batterica attraverso le gengive nel sangue determinerebbe un alto rischio di formazione di coaguli come conseguenza della presenza nei batteri di una proteina favorente la coagulazione. Questi coaguli una volta formati sarebbero ovviamente i responsabili di questo aumentato rischio.

DIABETE
Un altra patologia fortemente influenzata dalla MP è il diabete. In realtà in questo caso il rapporto è bidirezionale. Infatti, soggetti diabetici presentano tassi di incidenza di MP maggiori rispetto al resto della popolazione, non solo, soggetti affetti da MP hanno maggiori difficoltà nel controllo della glicemia. Infatti tutte le infezioni croniche determinano un’alterazione dell’equilibrio ormonale che in soggetti con predisposizione genetica possono condurre ad una malattia metabolica quale il diabete. Appare scontato quindi, che per non dare inizio ad un circolo vizioso, il controllo della MP tramite l’igiene professionale sia di estrema importanza nei diabetici.

BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (BCO)
La BCO è una affezione cronica polmonare caratterizzata da una limitazione del flusso aereo, poco o per nulla reversibile. Nella BCO i polmoni perdono elasticità ed i bronchioli secernono un muco denso che determina una tosse cronica.
I soggetti affetti da MP presentano un rischio maggiore di contrarre la BCO.
Ricordiamo come al momento attuale la BCO rappresenti negli USA ed in Europa la sesta causa di morte. Patogeni periodontali, infiltrandosi per aspirazione, possono esacerbare la malattia, concorrendo a determinare quello stato di infezione cronica tipico della BCO.

RISCHI IN GRAVIDANZA
Le donne affette da MP presentano un rischio 7,5 volte più elevato di partorire prematuramente neonati sottopeso. È noto come questi bambini possano soffrire di problemi polmonari e cardiaci nonché avere problemi di apprendimento. Non dimentichiamoci inoltre che i batteri orali possono attraversare la barriera placentare e rendersi responsabili di molte patologie neonatali. I cambiamenti ormonali durante la gravidanza possono incrementare il rischio di contrarre la MP per cui frequenti controlli odontoiatrici sarebbero sicuramente consigliati.

PROBLEMI DI INFERTILITA E DISFUNZIONI ERETTILI
È stato dimostrato come le donne affette da MP hanno maggiori difficoltà nel rimanere incinta, mentre gli uomini soffrono più frequentemente di disfunzioni erettili rispetto al resto della popolazione maschile (lo stato di infiammazione cronica dei vasi sanguigni periferici determinerebbe una maggiore difficoltà del sangue ad affluire nella regione peniena).

CANCRO
Numerosi studi indicano come soggetti affetti da MP presentano un rischio aumentato nello formazione di molti tumori.
Cancro del rene (aumento del rischio +49%).
Cancro del pancreas (aumento del rischio +54%).
Tumori del sangue (aumento del rischio +30%).
In generale tutte le infezioni croniche comportano un aumento dell’incidenza delle malattie tumorali. Le nostre difese immunitarie sono impegnate a fronteggiare l’infezione cronica e così presentano una diminuita capacità di combattere le cellule tumorali.
Non dimentichiamoci inoltre che visite frequenti dall’odontoiatra possono essere un valido aiuto nella diagnosi precoce del carcinoma orale che rappresenta il 10% di tutte le neoplasie maligne nell’uomo ed il 4% nelle donne.

ALZHEIMER
E stato dimostrato come le tossine rilasciate dalla placca microbica periodontale inducano uno stato infiammatorio nel cervello che potrebbe causare la morte delle cellule cerebrali. Nei malati di Alzheimer sono stati riscontrati a livello cerebrale delle spirochete, uno dei microrganismi più caratteristici della MP.

Non dimentichiamoci che vi è un altro motivo estremamente concreto per il quale una visita annuale dell’odontoiatrica è assolutamente consigliata : il motivo economico.
È stato dimostrato ampiamente come la cura delle patologie cariose e periodontali nei loro primi stadi costi all’incirca dieci volte di meno rispetto alle cure delle stesse patologie in fase avanzata. Non a caso, TUTTE le polizze di assicurazione sanitaria collettiva prevedono una visita di controllo odontoiatrica ed una igiene professionale annuale, con un costo veramente ridotto se per l’assistito.

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